Età moderna

Terra nella provincia dell’Aquila, ed in diocesi de’ Marsi, posta in una vasta pianura, d’aria salubre, e nella distanza di cinquanta miglia circa dalla città di Aquila, che si appartiene alla famiglia Contestabile Colonna di Roma, col titolo di principato. In essa terra sono da notarsi tre chiese parrocchiali sotto i titoli di S. Giorgio Martire, di San Niccola, e del Santissimo Salvatore, due confraternite laicali sotto l’invocazione del Sacramento, e del Suffragio, ed un monte frumentario per sovvenire i coloni bisognosi nella semina.
Il suo terreno produce grani, legumi, vini, e ghiande.
Il numero di suoi abitanti ascende a mille e quarantadue sotto la cura spirituale di tre parrochi.
(Sacco F., Dizionario del regno di Napoli, vol 3, pag. 57 anno 1796)

 

Nel 1557 arsa Oricola da Marcantonio Colonna il Trionfatore.
A Rocca nel 1611 e nel 1640 c’è stata la peste e poi una epidemia di una specie di angina.
(Laurenti, Oricola e contrada, )

 

Pereto: due confraternite (Rosario e Sacramento), un ospedale, una parrocchia, un convento di minori Osservanti (dati dalla visita di M. Corradini del 1680-84).
(Donvito Luigi – Pellegrino Bruno, L’organizzazione ecclesiastica negli Abruzzi e nel Molise e della Basilicata nell’età post tridentina, Firenze 1976 pa. 79)
I suoi naturali al numero di circa 1000 esercitano la agricoltura meschinamente raccogliendo del grano, legumi e vino per quanto loro basta. Nelle montagne nomina te Macchialonga, Valle Cicutana, Fonte Cellese, la Foresta, ecc.. trovasi ancora della caccia delle volpi, lepri, martore e qualche orso e similmente di varia specie di pennuti. Si possiede da Filippo Colonna, gran Contestabile col titolo di principe. Questa terra andava col contado d’Albe.
(Giustiniani, Diz. Rag. Geograf, tomo VII, pag 148)

 

Al tempo di Filippo II successe la guerra di successione; Carlo lI, re di Spagna, morendo lasciava erede Filippo duca d’Angiò, il quale assunse il nome di Filippo V. Nacque così una guerra tra l’imperatore d’Austria Carlo III concorrente al trono di Spagna e per conseguenza anche al regno di Napoli. Nell’anno 1707 la guerra pendeva contraria ai francesi onde l’imperatore, profittando della prospera fortuna, risolvette fare la conquista del regno napoletano e ne affidò l’impresa al generale Conte Daun. Era allora vicerè di Napoli il Marchese di Vigliena, il quale, colto alla sprovvista, raccolse soldatesche non allestite, disponendo confusamente tali truppe in zone del confine. Il generale inviò un buon numero di soldati presso il confine di Tagliacozzo che sconfinarono entrando nella Marsica. Il Vigliena si persuase che l’entrata si voleva fare dalla parte di Tagliacozzo, allora, nel 1707, spedì il giudice vicario Francesco Resta con 200 soldati a presidiare Oricola, Rocca di Botte, Pereto, Carsoli ed altre terre intorno. Il Daun, con un colpo a sorpresa, entrò invece dalla parte di Frosinone. Il cammino fu facile ed in poco tempo raggiunse Napoli ed in seguito riuscì a far prigioniero il Vigliena. Il Resta, appena sentito che le truppe dell’imperatore erano entrate dalla parte di Frosinone,licenziò i suoi soldati, i quali non fidati andavano, disertando; seguirono altri fatti fino a che a Collelongo vennero 800 austriaci condotti dal Colonnello Volis, i quali senza resistenza occuparono e presidiarono le terre e i castelli della Marsica .
(Brogi T. – La marsica, pag. 354)

Pereto -principato contestabile Colonna – Avezzano, Capistrello, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Luco,
Magliano dei Marsi, Massa d’Albe, Pereto, Sante Marie, Scurcola, Tagliacozzo, Trasacco.
(Riv. abruzz. scienze lettere ed arti, anno 1907, pag 658, Il blasone dei comuni abruzzesi)

1783 Missione dei Passionisti a Pereto
( Gian Maria Maccafani, Rosa Maccafani)

Arcipretura di Pereto, rendita 150 e grana 25 da erbaggi selve, prati ed un censo e decime focali in supplemento della congrua parrocchiale 

  1. Antonio priva di rendita: 14 maggio 1779 Domenico Penna
  2. Salvatore rendita ducati 71: 12 maggio 1779 Giacinto Meuti
  3. Nicola rendita ducati 46 compresa la decima focale di mezzo tomolo a foco

La cappella dell’Assunta  rende ducati 10 e grani 150: 13 maggio 1779

  1. Silvestro, Madonna dei Bisognosi rende ducati 75 e grani 71: 17 maggio 1779 Domenico Penna
  2. Gaetano ducati 31 e grana 69 da selve, prati e canoni: 15 maggio 1779 Ercole Vendetti

Procuratore del SS Sacramento ducati 49 e grana 20 a cui è unita la chiesa dell’Annunziata e Ospedale e del Rosario ducati 23 e grana 18 proveniente da erbaggi, selve, prati e da due censi contro l’Università di Pereto: 15 maggio 1779 Gian Clemente Cristofani 

Proc. del Suffragio di Pereto ducati 6 e grana 8: 15 maggio 1779 Gio Francesco Cicchetti

  1. Crocifisso ducati 25 e grana 17: 15 maggio 1779 Giuseppe Giustini

 Monte frumentario (da pochi anni eretto) ha 40 rubbia di grano accresciuto di mezzo stoppello a tomolo: Giosaffatto Moretti

 Fonte non recuperata, forse ADM